Il satellite Euclid è arrivato sano e salvo a Cape Canaveral e si sta preparando per la sua entusiasmante campagna di lancio. Riuscite a immaginare che tra non molto viaggerà nello spazio profondo e sarà comunque in grado di comunicare con noi sulla Terra? Questa missione senza precedenti è dotata di tecnologie all'avanguardia per svelare i misteri dell'energia e della materia oscura, ma il suo successo dipenderà anche in gran parte da un sistema di comunicazione altamente sofisticato e affidabile, che costituisce una componente vitale della missione Euclid, progettata per inviare e ricevere dati tra il satellite e la Terra.
© Thales Alenia Space
Oggi abbiamo il piacere di parlare con due membri del team che hanno svolto ruoli chiave nello sviluppo di quest’ultimo sistema:
Susana Infante, project manager a Madrid e coordinatrice del team internazionale incaricato del sistema di comunicazione. Il suo ruolo è stato garantire che il sistema fosse progettato e sviluppato secondo gli standard di prestazione e conformità richiesti dall’Agenzia Spaziale Europea.
Raffaele Trento, project manager del dipartimento Antenne a Roma, ha guidato il team nel supervisionare la progettazione e lo sviluppo del modello di volo per l'antenna ad alta guadagno, parte del sottosistema di Telemetria, Tracciamento e Controllo (TT&C).
Susana, qual è stato l’aspetto più sfidante del tuo lavoro per lo sviluppo del sistema di comunicazione di Euclid?
La missione Euclid è stata molto motivante, sia dal punto di vista personale che professionale. Data la complessità tecnica di questo programma, la sfida più importante per me è stata quella di garantire che tutti i sottosistemi soddisfacessero i rigorosi standard richiesti, senza superare i limiti stabiliti in termini di costi e di tempi. La missione, inoltre, ha coinvolto un team costituito da persone da diverse parti dell’Europa, il che ha richiesto a volte un certo impegno per il coordinamento, il lavoro e gli scambi quotidiani… Tuttavia, grazie alla fiducia reciproca e al forte spirito di squadra, abbiamo superato questi ostacoli e creato un ambiente di lavoro collaborativo e stimolante che ci ha permesso di raggiungere insieme il nostro obiettivo finale.
Raffaele, quali sfide avete affrontato durante la progettazione, la realizzazione e i test dell’antenna di Euclid?
La principale sfida per me è stata l’integrazione del primo modello di qualifica tecnica EQM (Engineering Qualification Model). Thales Alenia Space a Roma è stata responsabile della progettazione e del funzionamento generale dell’antenna, mentre i principali componenti sono stati fabbricati tramite una complessa organizzazione industriale Europea. Dopo avere ricevuto tutte le parti, abbiamo dovuto assemblarle e verificare che tutto funzionasse correttamente, rispondendo agli standard di prestazione. Si è trattato di un processo piuttosto laborioso, ma alla fine siamo riusciti a qualificare l’antenna.
© Thales Alenia Space
La comunicazione con il satellite è un fattore critico. L’antenna e il sistema di comunicazione svolgono un ruolo essenziale nelle missioni scientifiche spaziali. Susana, in che modo il collegamento tra Euclid e la Terra inciderà sulla qualità dei dati raccolti durante la missione?
Per garantire il successo della missione, Euclid dovrà rimanere in contatto permanente con la Terra. A tale scopo, l’antenna e gli altri sottosistemi dovranno funzionare perfettamente. È assolutamente indispensabile, perché Euclid sarà in orbita intorno al punto di Lagrange L2 del sistema Terra-Sole, a 1.5 milioni di chilometri di distanza dal nostro pianeta.
Per missioni spaziali come questa, i collegamenti ad alta velocità rappresentano una vera e propria sfida, in particolare perché gli strumenti di bordo generano enormi volumi di dati. Per trattarli, i progettisti del satellite stanno esplorando nuove bande di comunicazione, come la banda K, per migliorare le prestazioni del sistema. Infatti, durante i sei anni di durata della missione, Euclid invierà circa 150.000 immagini ad alta definizione, ossia quasi un petabyte di dati compressi da scaricare tramite il sistema in banda K.
© Thales Alenia Space
Cosa significa per voi questa missione? Quale messaggio personale vorreste inviare al satellite prima che inizi la campagna di lancio e parta per le stelle?
Susana: Sono molto orgogliosa della partecipazione del nostro team spagnolo a una missione scientifica che potrebbe cambiare la storia della cosmologia. Quindi il mio messaggio per Euclid è: “Appena avrai raggiunto la tua orbita finale, inviaci immagini straordinarie che faranno sognare il mondo intero e ci aiuteranno a svelare una parte dei misteri dell’Universo! Contiamo su di te! Ti auguro un buon volo a luglio e a tutto il team un lancio perfetto!”.
Raffaele: La missione Euclid sta percorrendo i suoi ultimi passi sulla Terra e tutti i membri del team aspettano con impazienza il lancio a Luglio. Queste missioni scientifiche sono sempre molto complesse e niente può essere dato per scontato. Speriamo davvero di riuscire ad approfondire la nostra comprensione delle origini dell’Universo e a soddisfare il nostro desiderio di nuove conoscenze!
Buona fortuna Euclid, svelaci i segreti dell’Universo!
Informazioni sulla missione
© Thales Alenia Space/Imag[IN]
Sondando miliardi di galassie lungo oltre 10 miliardi di anni-luce e coprendo oltre un terzo della volta celeste, Euclid è una missione dell'Agenzia Spaziale Europea che ci aiuterà ad approfondire la nostra conoscenza e la nostra comprensione del cosmo. Questo satellite unico nel suo genere, il cui lancio è previsto per luglio, studierà la materia e l’energia oscura dell’Universo. Auguriamo “buon vento” al nostro amato satellite!