Interagire con le Startup
Quando affermate industrie spaziali e startup lavorano insieme
Interagire con le Startup
Quando affermate industrie spaziali e startup lavorano insieme
Nel corso dell’ultimo decennio il mercato spaziale ha subito profonde trasformazioni. L’emergenza di nuovi attori, tra cui numerose startup, ha contribuito a introdurre nuove tecnologie e metodi di produzione, spingendo i costruttori storici di satelliti a rivedere le proprie strategie per rimanere competitivi a livello internazionale.
Esistono sinergie sempre più numerose tra attori affermati e startup, in grado di proporre soluzioni dirompenti che potrebbero sostituirsi ai modelli esistenti.
In una situazione propizia alla moltiplicazione delle partnership, il modo migliore per continuare ad innovare in modo efficace è che i costruttori affermati si affianchino alle startup più promettenti, in tutte le fasi di sviluppo e non solo all’inizio, quando le idee innovative prendono forma, ma anche intorno a progetti già avanzati. In questo modo, la startup può beneficiare del know-how tecnico e umano di un grande gruppo, che a sua volta aiuta la startup a portare a termine con successo lo sviluppo della sua soluzione, e poi la integra nella propria strategia di sviluppo.
Il New Space, in sintesi
Per “New Space” si intende un ecosistema spaziale nato negli Stati Uniti, il cui sviluppo è favorito da un quadro legale adattato alle attività spaziali commerciali, che amplia notevolmente l'accessibilità e l’interesse dello spazio. Contrariamente a quanto sembra suggerire, l'espressione “New Space” non fa riferimento a qualcosa di nuovo, ma all'apertura dello spazio a nuovi attori e a un ampliamento del campo di applicazione delle tecnologie spaziali.
Concretamente si traduce nella privatizzazione dell’accesso allo spazio e nell’ingresso sul mercato di attori della Silicon Valley e dei GAFAM (Google, Alphabet, Facebook, Amazon, Microsoft). Queste new entry irrompono in un settore di attività in precedenza riservato alle istituzioni nazionali e pubbliche, apportando innovazioni e tecnologie da altri campi, come il digitale, i Big Data o l'aeronautica.
Come già menzionato, esistono innumerevoli sinergie tra il vecchio e il nuovo universo dello spazio. Il New Space dovrebbe essere considerato come una nuova mentalità e una nuova dinamica industriale da estendere all’intero ecosistema spaziale, ossia come approccio “win-win” che richiede sempre più innovazione e beneficia di trasferimenti tecnologici da industrie non spaziali. L’assunzione dei rischi ne è parte integrante.
Ciò riguarda tutti gli anelli della catena produttiva: la tendenza alla miniaturizzazione dei prodotti, la digitalizzazione, la semplificazione dei processi, il ricorso a componenti a basso costo, l’adozione di nuovi metodi di produzione, la creazione di partnership tra grandi gruppi e PMI/startup e il ricorso a nuove fonti finanziamento sia pubbliche che private.
Ingresso nel New Space
La nostra azienda valorizza il suo know-how in materia di costellazioni, sistemi di navigazione e di osservazione della Terra e anche delle infrastrutture orbitali per coprire i vari mercati del New Space legati all’Internet delle cose (IoT), alla sorveglianza dell'ambiente spaziale (SSA) o all’osservazione ottica della Terra ad alta frequenza di rivisitazione. L’insieme di queste attività è emerso nella seconda metà degli anni 2010.
I recenti successi nel New Space
Alcuni anni fa, Thales Alenia Space si è associata all’impresa statunitense BlackSky per creare LeoStella, una joint venture paritetica nel cuore pulsante del New Space. L’obiettivo era la costruzione di BlackSky, la prima costellazione ad alta frequenza di rivisitazione, con 60 mini-satelliti ottici di osservazione ad alta risoluzione. LeoStella è stata creata a Seattle per integrare i satelliti BlackSky, ma anche per cogliere altre opportunità nel mercato statunitense. Noi forniremo le piattaforme satellitari dedicate a Loftorbital, una startup il cui obiettivo consiste nel facilitare la raccolta di dati dallo spazio.
ANGELS, Kinéis e Omnispace
Nel campo della navigazione satellitare, molte cose sono cambiate per la nostra azienda, sempre più attiva nel segmento dell’IoT. Il primo nanosatellite francese, ANGELS, ha celebrato alla fine del 2021 il suo secondo anniversario in orbita. Il satellite, dotato di una funzione nativa di geolocalizzazione di nuova generazione, ha già superato le aspettative iniziali. Questa missione dell’Agenzia spaziale francese CNES è coordinata da Hemeria, responsabile inoltre della piattaforma Nanosat (un CubeSat 12U). Il payload Argos Neo è stato sviluppato da Thales Alenia Space in qualità di prime contractor e da Syrlinks, produttore di apparecchi di radiocomunicazioni e di geolocalizzazione, come partner capofila. Creato su misura per le esigenze del New Space, Argos Neo è uno strumento miniaturizzato che si impone come riferimento mondiale per l’IoT spaziale, in particolare per la sua funzione nativa di geolocalizzazione specialmente adatta per il monitoraggio e la tutela dell’ambiente sul nostro pianeta. Thales Alenia Space e Syrlinks hanno raccolto la sfida tecnologica della miniaturizzazione dei componenti per rendere il carico utile compatibile con la piattaforma Nanosat di ANGELS.
Thales Alenia Space è naturalmente orgogliosa di questo strumento, che prefigura un sistema di nuova generazione comprendente 25 nanosatelliti dedicati all’Internet delle cose. Thales Alenia Space svolge un ruolo di primo piano in questa costellazione, che sarà gestita da Kinéis, una filiale di CLS. Nell’ambito del consorzio, Thales Alenia Space è architetto di sistema, responsabile del segmento di terra e del carico utile, con Syrlinks come partner capofila, mentre Hemeria è responsabile della piattaforma. Il carico utile comprende due strumenti: uno dedicato all’IoT e l'altro ad applicazioni di sorveglianza marittima.
La costellazione Kinéis coprirà un’ampia gamma di applicazioni: tracciamento delle navi in mare, gestione delle risorse naturali (localizzazione delle zone di pesca), contributo all’economia blu, sicurezza delle persone, gestione dell’ambiente, raccolta di dati meteorologici, ecc.
L’approccio New Space adottato da Thales Alenia Space e Kinéis è complementare alle missioni europee Copernicus legate alla sorveglianza dell’ambiente, per le quali Thales Alenia Space è anche il partner industriale capofila.
Grazie all’esperienza acquisita con ANGELS e Kinéis, Thales Alenia Space è stata selezionata dalla startup statunitense Omnispace nel 2020 per la costruzione di 2 nanosatelliti denominati Omnispace Spark 1 e -2, parte di una costellazione globale che offrirà la prima rete 5G ibrida (terrestre/spaziale) del mondo. Questi satelliti, da 15 kg ciascuno, sono stati costruiti da Thales Alenia Space come prime contractor, coadiuvata da Nanoavionics, Syrlinks e Anywaves.
Il New Space riguarda anche l'esplorazione dello spazio e Thales Alenia Space è al centro di questa dinamica, in quanto leader mondiale dei moduli pressurizzati dedicati alle missioni con equipaggio.
Gli Stati Uniti guidano la nuova corsa verso la Luna e a tale scopo si basano sul know-how dell’industria spaziale europea. Sono previste numerose missioni, in particolare nell’ambito del programma Artemis, che riporterà l’uomo sulla Luna entro il 2024.
Dopo avere fornito il 50% del volume pressurizzato della Stazione spaziale internazionale (ISS), compresa l’iconica Cupola che offre una vista a 360° sulla Terra e sulla stazione, stiamo costruendo i primi 2 moduli della prima stazione spaziale commerciale del mondo, Axiom Space, che sarà inizialmente ancorata all’ISS a fini commerciali, prima di staccarsene per diventare un’infrastruttura autonoma quando l’ISS arriverà a fine vita. Si tratta di un’iniziativa completamente privata per cui il designer francese Philippe Starck ha creato gli interni. L'azienda costruirà inoltre 3 moduli pressurizzati per la stazione spaziale cislunare Lunar Gateway.
Oltre ad Axiom, partecipiamo a numerosi studi e iniziative finalizzati alla presenza di astronauti sulla Luna e su Marte. Questi progetti, di cui alcuni sono interamente privati, riguardano la progettazione di habitat, veicoli o sistemi di telecomunicazioni. Abbiamo lavorato, ad esempio, con la startup Nanoracks o con Space Cargo Unlimited, che prevede la consegna di cibo ed altri elementi biologici le cui proprietà saranno analizzate direttamente nello spazio.
Investire nell’innovazione
Nel 2014 Thales Alenia Space ha lanciato l’Innovation Cluster, un’entità che combina approcci innovativi provenienti sia dall’ambiente spaziale storico che dal New Space. Focalizzato sulla generazione di valore fin dalle prime fasi, l’Innovation Cluster ha organizzato la strategia di investimento per l’innovazione, sia in-house che esternamente, coprendo sia l’innovazione adiacente che dirompente.
All’interno dell’azienda, l’Innovation Cluster è un incubatore per i progetti innovativi di Thales Alenia Space, in base a obiettivi di strategia a medio termine. Il principio applicato è analogo a quello delle startup: avvio, poi crescita, che conduce a una linea di prodotti o allo sviluppo proseguito con partner strategici e/o finanziari. Ha consentito, ad esempio, il lancio di una dimostrazione “test & learn” di edge computing nello spazio, spianando la strada al posizionamento strategico di Thales Alenia Space in questo segmento.
Esternamente, l’Innovation Cluster ha sviluppato un approccio “Open Innovation” per incoraggiare le partnership con attori esterni alla società. Le startup più inclini diventare fornitori o partner, o con cui è possibile concludere accordi di partecipazione incrociata, sono identificate, seguite e analizzate per intraprendere eventualmente le azioni opportune. Thales Alenia Space adotta un approccio strategico, con un investimento basato sulla condivisione del know-how commerciale e tecnico dei suoi dipendenti. In un contesto di grande dinamismo del New Space, Thales Alenia Space cerca di minimizzare i rischi facendo le scelte giuste, senza però rinunciare a investire in quelli che identifichiamo come mercati promettenti, come nel caso della creazione della joint venture LeoStella. La collaborazione può anche assumere la forma di un sostegno senza investimento di capitale, in particolare per i fornitori potenziali. Ciò permette alle startup partner di perfezionare le loro competenze e alle due parti di approfondire la conoscenza reciproca. Può trattarsi delle prime fasi di una strategia di “derisking”, basata su una valutazione di Proof of Concept o dell’applicazione di un processo dedicato di maturazione del concetto o del prodotto, o ancora della partecipazione ai programmi di incubazione di Thales come la “Station F” per la cybersicurezza con Nethone, ad esempio, o Centech per l’intelligenza artificiale con Delfox.
Thales Alenia Space lavora anche a stretto contatto con le startup Exotrail (propulsione elettrica e software di missione per smallsat), SwissTo12 (progettazione mediante stampa 3D), Space Cargo (biotech in microgravità) oppure Aiko (IA a bordo), tra gli altri.
In sintesi, per Thales Alenia Space e l’Innovation Cluster è imperativo essere sempre a stretto contatto con le startup e con l'ecosistema dell’innovazione, in modo da individuare e selezionare i migliori partner e instaurare un rapporto produttivo con le startup interne o le entità tradizionali, nell’ottica di una relazione “win-win” vantaggiosa per tutti.
In sintesi
Oggi siamo in relazione con oltre 700 PMI/startup e sviluppiamo progetti comuni con oltre 150 di loro. Abbiamo rivisto i nostri processi di produzione, introdotto la fabbricazione additiva, la robotica e la cobotica nelle nostre officine. Infine, abbiamo reso i nostri prodotti sempre più digitali e abbiamo lanciato lo sviluppo di piccoli/nano satelliti in partnership con PMI come Hemeria, Nanoavionics, Anywaves, ecc.