La Stazione Spaziale Internazionale (ISS), la più vasta collaborazione scientifica in orbita, celebra oggi il suo 20° anniversario. Dal lancio del primo modulo il 20 novembre 1998, ci ha insegnato che quando i paesi riescono a lavorare insieme e a coniugare la loro eccellenza tecnologica possono garantire una presenza umana sostenibile nello spazio. Il primo equipaggio ha assunto le sue funzioni il 2 novembre 2000, due anni dopo l'inizio della costruzione dell'ISS.
L’astronauta della NASA William Sheperd e i cosmonauti Sergej Konstantinovič Krikalëv e Jurij Pavlovič Gidzenko, dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, hanno raggiunto l'ISS alle 10 del mattino. Senza saperlo i 3 pionieri sono entrati nella storia ponendo le basi di un'abitazione in orbita bassa, vero e proprio laboratorio di esperimenti scientifici che accoglierà numerosi equipaggi fino ad oggi.
Informazioni sull'ISS
Da novembre 2000, 241 persone provenienti da 19 paesi hanno visitato la Stazione Spaziale Internazionale, svolgendo più di 2.500 esperimenti scientifici in microgravità in vari campi: medicina, chimica, fisica... Sono state necessarie 50 missioni per assemblare i 100 pezzi principali dell'ISS: un vero e proprio tour de force tecnologico in quanto si tratta di una delle piattaforme più complesse mai realizzate. Da dicembre 1998 a marzo 2019 oltre 78 tonnellate di equipaggiamenti destinati alla ricerca scientifica sono stati trasportati verso la stazione spaziale e, inversamente, 24 tonnellate sono state riportate a Terra.
Perché effettuare tali esperimenti scientifici nello spazio, a 400 km di altitudine? Questa domanda è frequente. La stazione spaziale offre infatti un punto di osservazione ideale per studiare la Terra, permette agli scienziati di esporre dei materiali a questo ambiente ostile (in particolare per la microgravità) e di testare tecnologie propizie all'esplorazione dello spazio profondo. In un prossimo futuro degli equipaggi andranno alla scoperta della Luna, base di supporto necessaria per preparare missioni di esplorazione con equipaggio a destinazione del pianeta Marte.
Nella "tuta" di un astronauta
Quando un astronauta raggiunge l'ISS, ha bisogno di parecchie ore per abituarsi all'assenza di gravità. Ogni membro dell'equipaggio viene sottoposto a numerosi test e simulazioni a terra prima di partire, ma nessuna sensazione è comparabile a quella che si prova quando si comincia a levitare nell'abitacolo della stazione spaziale. Occorre infatti muoversi con precauzione, anticipare ogni movimento, identificare in anticipo ognuna delle maniglie messe a disposizione per facilitare gli spostamenti. Il minimo "passo falso", la minima mossa sbagliata può provocare conseguenze disastrose per se stessi, per gli altri membri dell'equipaggio o per gli strumenti di bordo.
In assenza di gravità, il corpo umano lotta. È normale, visto che è molto lontano dalla sua "zona di comfort gravitazionale". Nei primi giorni i fluidi corporei hanno tendenza a risalire verso la testa e gli arti superiori, per cui i nuovi arrivati sull'ISS hanno spesso il viso gonfio.
Le lunghe permanenze in questo tipo di ambiente sono inoltre dannose per il cuore e l'apparato muscolo-scheletrico. Si stima che per ogni mese trascorso a bordo dell'ISS un astronauta perda il 2% della sua massa ossea. In microgravità, la densità ossea ha tendenza a diminuire perché gli astronauti non devono più supportare il loro peso come sulla Terra e quindi il loro corpo dirige le sue risorse ed energie verso altre zone. È per questo che devono mantenere un'attività sportiva di parecchie ore al giorno per conservare tutte le loro funzionalità.
Oltrepassata l'orbita bassa, le radiazioni solari possono esporre gli astronauti ad un maggior rischio di malattie: tumori, disturbi del sistema nervoso centrale, malattie degenerative. Per proteggerli contro le radiazioni solari estreme sulle parti sensibili del corpo (midollo osseo in particolare), Thales Alenia Space ha creato un'apposita giacca di protezione.
La Cupola: la "Finestra sullo Spazio"
La Cupola, una stazione di lavoro robotica, è un vero e proprio "centro di controllo" che offre una vista panoramica impareggiabile sulla Terra. Dalla Cupola gli astronauti hanno scattato migliaia di foto del nostro pianeta. Questo abitacolo, costituito da 7 finestre (le più grandi mai realizzate in orbita bassa), è stato pensato in modo da essere sempre orientato verso la Terra, offrendo quindi agli astronauti la possibilità di osservare il nostro pianeta giorno e notte e, soprattutto, di monitorare l'andirivieni delle varie navette. È lo spazio abitativo preferito dei vari equipaggi e costituisce senz'altro lo sfondo ideale per fare un selfie! Le foto eccezionali registrate dalla Cupola, rese pubbliche, hanno fortemente contribuito alla notorietà dell'osservatorio e della Stazione Spaziale Internazionale.
Quando la fantascienza diventa realtà
Oggi, mentre celebriamo il 20° anniversario dell'ISS e prevediamo inoltre delle missioni di esplorazione a destinazione di Marte e della Luna, è opportuno ricordare gli ambiziosi obiettivi di questa vasta impresa internazionale. Questo programma che riunisce gli Stati Uniti, la Russia, il Canada, il Giappone e gli stati membri dell'Agenzia Spaziale Europea, ha portato alla costruzione del più grande veicolo spaziale mai realizzato. Avamposto abitato in permanenza, l'ISS è dotata di una superficie pari a quella di un campo di calcio, con un volume abitabile di oltre 1.200 metri cubi.
Lo sapevate che Thales Alenia Space aveva realizzato circa il 40% dell'ISS? Con i Node 2 e 3, il modulo polivalente PMM, i moduli logistici MPLM, la Cupola, la struttura del laboratorio Columbus e i moduli cargo delle navette di rifornimento ATV o la struttura del modulo di SAS commerciale Bishop di NanoRacks, Thales Alenia Space ha fornito il 50% del volume pressurizzato dell'ISS. Oltre all'integralità dei moduli cargo pressurizzati delle navette di rifornimento "Cygnus" per conto di Northrop Grumman. Due volte all'anno, queste navette di rifornimento trasportano viveri, acqua, esperimenti scientifici, pezzi di ricambio, ergol, destinati agli astronauti dell'ISS. La nostra azienda si è avvalsa inoltre delle sue competenze relative ai programmi di esplorazione di fama internazionale per affrontare i nuovi mercati legati alla Luna.
Verso la Luna e al di là
Thales Alenia Space continua ad ampliare le frontiere dell'esplorazione spaziale. La nostra azienda è stata infatti selezionata dall'ESA per sviluppare due moduli chiave della futura stazione spaziale cislunare Gateway: l'Habitat Internazionale IHAB e il modulo di comunicazione e rifornimento ESPRIT. È stata inoltre scelta recentemente da Northrop Grumman per sviluppare la cabina pressurizzata di HALO, il primo modulo abitativo e logistico fornito dagli Stati Uniti, derivato a sua volta dalla navetta di rifornimento Cygnus. E fa parte del consorzio diretto dalla società americana Dynetics, selezionata dalla NASA per svolgere la fase iniziale di progettazione e sviluppo della cabina pressurizzata del sistema di atterraggio lunare abitato. In quanto unico partner europeo del consorzio Dynetics, Thales Alenia Space è incaricata della progettazione del modulo di equipaggio. Quest'ultimo svolge un ruolo decisivo, in quanto accoglierà gli astronauti e li proteggerà contro le radiazioni, le micrometeoriti ed altri pericoli legati ai voli spaziali con equipaggio. La società americana CommStar Space Communications conta inoltre su di noi per sviluppare, entro il 2023, un satellite ibrido che fungerà da relè di comunicazione Terra-Luna, mentre forniremo anche tecnologie di collegamento Terra-Luna per il rover VIPER della NASA, che partirà alla ricerca di acqua sulla superficie della Luna. Infine, siamo stati selezionati da Axiom Space per fornire i due elementi pressurizzati chiave Node 1 e Habitat, che saranno i primi componenti di una futura stazione spaziale commerciale. Axiom ha chiesto al designer Philippe Starck di creare l'allestimento interno del modulo abitativo della stazione spaziale Axiom.
Thales Alenia Space ha saputo avvalersi della sua competenza in materia di esplorazione spaziale, infrastrutture orbitali, robotica e sistemi di trasporto per diventare il leader mondiale incontestato sul mercato delle infrastrutture orbitali. La Luna è sempre più a portata di mano!
A prestissimo per nuovi episodi della nostra cronaca lunare. Rimanete sintonizzati!