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IXV, la missione pionieristica Europea di Sistemi e Tecnologie di Rientro per Recupero e Riutilizzo, celebra il 10° Anniversario dal lancio

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IXV, la missione pionieristica Europea di Sistemi e Tecnologie di Rientro per Recupero e Riutilizzo, celebra il 10° Anniversario dal lancio

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    Questo mese celebriamo i dieci anni dalla missione dell'Intermediate eXperimental Vehicle (IXV) e gli straordinari successi del suo team!

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    © ESA

    Lanciato nel febbraio 2015, il veicolo IXV ha dimostrato tecnologie cruciali per il rientro atmosferico in condizioni di volo reale, con le sue avanzate prestazioni aerodinamiche e aerotermodinamiche, attraverso i sistemi di protezione termica, navigazione e controllo. Il suo impeccabile volo suborbitale di 100 minuti ha coperto 25.000 chilometri attraverso l'atmosfera a una velocità orbitale di 8 chilometri al secondo, culminando in un preciso ammaraggio nell'Oceano Pacifico. Questo incredibile successo è stato il risultato delle importanti sinergie tra l'Agenzia Spaziale Europea ed un consorzio industriale guidato da Thales Alenia Space.

    recovery

    © ESA

    Gli esperti europei di aerotermodinamica stanno ancora acquisendo preziose informazioni mentre analizzano i dati di volo di IXV, per assicurarsi che i loro modelli al computer siano in linea con la realtà, aprendo la strada alle future missioni di rientro atmosferico. L'IXV ha confermato molte ipotesi e fornito nuove informazioni: temperature esterne inferiori al previsto, consumo di carburante maggiore, compensato da prestazioni aerodinamiche superiori, e un blackout più breve durante il rientro, che migliora le comunicazioni con la stazione di controllo.

    Questi incredibili risultati saranno fondamentali per i futuri veicoli di rientro europei. Il prossimo emozionante capitolo è Space Rider, un innovativo sistema di trasporto spaziale riutilizzabile per missioni senza equipaggio e accesso all'orbita bassa terrestre.

    exposition

    © ESA

    Viva riconoscenza a tutto il team di IXV per aver aperto la strada al futuro dei trasporti spaziali ed a esplorazioni rivoluzionarie!

    Per saperne di più sull'importanza dell'IXV per il futuro del trasporto spaziale europeo, abbiamo parlato con Giorgio Tumino, ex Program Manager e Direttore della Missione IXV per l'ESA (oggi Chief Advisor per il dominio di space trasportation dell'ESA), e con il nostro Roberto Angelini, ex Program Manager e ora Direttore dell'Ingegneria per il dominio dell'esplorazione spaziale di Thales Alenia Space in Italia.

    Giorgio Tumino, Roberto Angelini

    © Thales Alenia Space - Sulla sinistra, Giorgio Tumino, sulla destra, Roberto Angelini

    Quali sono i tuoi migliori ricordi della missione?

    Giorgio: Per me, è stato il momento in cui abbiamo acquisito la telemetria dal veicolo dopo il blackout delle comunicazioni durante la fase di rientro. Ha confermato che il veicolo aveva superato l'ambiente più estremo della missione, funzionando perfettamente e comunicando con le stazioni a terra. Un altro grande ricordo è stata l'apertura del paracadute. Questa operazione è spesso trascurata e ha causato il fallimento di altre missioni sperimentali. Con il paracadute dispiegato, abbiamo potuto recuperare il veicolo, rendendo la missione completa.

    Roberto: Ho due ricordi. Il primo è lo spirito di squadra che abbiamo stabilito con l'ESA e tutti i team, inclusi i numerosi partner industriali di questo grande impegno. Questo è stato un fattore chiave per il nostro successo. Secondo, la grande soddisfazione dopo l'ammaraggio e il recupero del veicolo, quando ti rendi conto che i nostri anni di duro lavoro hanno dato i loro frutti, con un risultato così grande.

    Giorgio, cosa ha significato per l'Europa e l'esplorazione spaziale la missione IXV?

    IXV è stato sviluppato con successo in un momento particolare della storia. Stavamo sostenendo e pionierizzando il riutilizzo, nonostante la convinzione popolare che non fosse economicamente sostenibile, dopo la fine dei programmi Hermes e Shuttle, e prima che SpaceX raggiungesse il suo successo dirompente. IXV era - ed è ancora - il primo e unico veicolo sperimentale europeo comprovato. Ha dimostrato capacità di rientro insieme a tecnologie riutilizzabili in un ambiente operativo reale. La missione ha aiutato l'Europa ad acquisire il know-how unico di cui ha bisogno per preparare sistemi riutilizzabili per il trasporto spaziale e per l'esplorazione futura.

    Roberto, quali tre fattori hanno contribuito a garantire il successo della missione?

    Competenza tecnica, lavoro di squadra efficace e un approccio win-win con il cliente ed i partner. Aggiungerei anche l'impegno nel controllo dei costi, dei tempi e delle prestazioni.

    Qual è il tuo messaggio agli ingegneri europei che costruiranno i veicoli di rientro del futuro?

    Giorgio: Le missioni spaziali sono difficili da sviluppare e implementare, ma le missioni di rientro sono ancora più difficili perché le dinamiche cambiano così rapidamente in tempo reale. Questi veicoli devono resistere agli ambienti aerotermici e meccanici più difficili, il che mette alla prova anche le tecnologie e le soluzioni ingegneristiche più avanzate. Inoltre, c'è un margine limitato di intervento in caso di problemi. Poiché il riutilizzo è la grande frontiera tecnologica e operativa per le nazioni che esplorano lo spazio oggi, i prossimi ingegneri di rientro europei devono basarsi sui nostri risultati ed essere risolutamente impegnati a portare il successo europeo a nuovi livelli con sistemi spaziali operativamente riutilizzabili. È enormemente gratificante, sia a livello professionale che personale.

    Roberto: Il nostro è un lavoro da sogno - non riesco a pensare a nulla di meglio. Lavoriamo su progetti incredibili e veicoli spaziali con livelli di prestazioni inimmaginabili. È anche una sfida. Immagina un veicolo automatizzato progettato per rientrare nell'atmosfera a una velocità di 7,5 chilometri al secondo. Richiede passione, competenza tecnica e la volontà di imparare ogni giorno. Facciamo tutto questo in un contesto internazionale con le aziende leader in Europa e nel mondo. Non posso immaginare nulla di più emozionante. Dopo 27 anni in Thales Alenia Space, sono entusiasta oggi come lo ero all'inizio!