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Incontro con Eleonora Zeminiani

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Incontro con Eleonora Zeminiani

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    Può descriverci la sua attività?

    Lavoro su programmi scientifici e di esplorazione spaziale nel sito torinese di Thales Alenia Space. Il nostro lavoro consiste nel progettare, sviluppare, costruire, integrare, testare e gestire sistemi spaziali destinati ad applicazioni scientifiche, all'esplorazione umana e robotizzata dello spazio, nonché al trasporto spaziale.

    Probabilmente ha già sentito parlare di noi leggendo articoli sulla missione ExoMars, di cui siamo prime contractor. O forse vedendo delle foto della Cupola e di altri moduli della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), per la quale abbiamo fornito la metà del volume pressurizzato. E se è al corrente del contributo europeo al programma di esplorazione lunare americano Artemis, allora forse sa che forniremo alcuni dei principali elementi della futura stazione spaziale Lunar Gateway, ovvero i moduli I-HAB ed ESPRIT per l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e il modulo pressurizzato dell'elemento HALO della NASA per Northrop Grumman.

    Sono entrata inThales Alenia Space nel 2006, quando ero ancora una studentessa universitaria in ingegneria aerospaziale, e da allora ho intrapreso un percorso piuttosto diversificato.. Ho iniziato come ingegnere di R&S, poi sono diventata un ingegnere di controllo termico e ambientale, e più recentemente sono passata alla gestione e allo sviluppo del business..

    Attualmente sono deputy program manager e dirigo un team che progetta la prossima generazione di moduli spaziali pressurizzati. Sviluppiamo e testiamo un certo numero di elementitecnologici chiave per creare un habitat capace di resistere all'ambiente lunare e di accogliere astronauti in tutta sicurezza.

    Allo stesso tempo, supervisiono le nuove iniziative di volo spaziale con equipaggio, che consistono nell'identificare le future opportunità commerciali e nel concretizzarle puntando su vari fattori: le competenze acquisite, le capacità d'innovazione e le relazioni fruttuose con i partner e clienti.

    Di cosa si sente particolarmente fiera nella sua attività di tutti i giorni?

    Dynetics

    Sono contenta di lavorare nel settore spaziale, un universo affascinante che mi permette d'incontrare persone straordinarie. Sono fiera di vedere che tutti i nostro sforzi portano a prodotti che oltrepassano i confinidi ciò che è tecnicamente e scientificamente realizzabile. E sono fiera di vedere che quel che facciamo non è mai banale, facile o dato per scontato, e che cerchiamo di fare sempre meglio per i nostri clienti e l'azienda in generale.

    Sono fiera di lavorare per un'azienda che partecipa attivamente a missioni di esplorazione all’avanguardia in tuttoil sistema solare. Dal punto di vistascientifico, contribuiremoa trasportare sulla Terra dei campioni marziani grazie alla missione Mars Sample Return (MSR). Nel campo della logistica spaziale, forniamo a Northrop Grumman i moduli cargo pressurizzati destinati alle navette di rifornimento Cygnus. Per quanto riguarda l’orbita terrestre bassa siamo stati selezionati dalla società Axiom Space per fornire due moduli pressurizzati dedicati alla sua futura stazione spaziale commerciale, il cui allestimento interno è firmato dal celebre designer francese Philippe Starck.

    E parlando diesplorazione spaziale, siamo coinvolti in Orion, il veicolo per il trasporto umano nello spazio profondo della NASA, e in numerosi programmi altrettanto appassionanti, come il consorzio diretto da Dynetics, il cui obiettivo è sviluppare un sistema di atterraggio sulla Luna con equipaggio (HLS) nell'ambito del programma Artemis della NASA.

    Qual è il momento che le è piaciuto di più nella sua carriera?

    Non si tratta tanto di un evento specifico quanto del mio impegno ad aiutare gli studenti nel loro orientamento professionale.Ho sempre accolto con favore ogni opportunità di comunicare riguardo al mio lavoro. Mi piace tenere conferenze, discorsi, workshop... tutto ciò che può trasferire un po' del mio entusiasmo ad altre personefacendo loro scoprire la bellezza e la varietà del settore spaziale ed incitandoli a seguire questa strada.

    Attirare i giovani talenti nel settore spaziale è un investimento per il futuro. Mi piace pensare che quel che facciamo qui non è qualcosa che creiamo per noi stessi, che comincia e finisce all'inizio e alla fine di una carriera. È nostro dovere custodire queste competenze fino a quando giunge il momento di trasmetterle a quelli che verranno dopo di noi.

    In tre parole, quali sono le qualità richieste nella sua professione?

    • Devozione: impegnarsi a fondo nel proprio lavoro e farlo con passione, accettando il fatto che il limite tra la vita professionale e la vita personale è a volta tenue; essere perseverante e mostrare dedizionein tutte le attività svolte.
    • Auto-motivazione: essere coscienti dei propri obiettivi e aspirazioni, e usarli come motivo per tornare a lavoro ogni giorno con rinnovata energia.
    • Umiltà: riconoscere che il lavoro nel settore spaziale è difficile, che non è possibile compiere grandi imprese da soli, che è meglio imparare il più possibile da chi ci circonda, senza vergognarci di fare domande o chiedere aiuto.

    Artistic views: © Thales Alenia Space/Briot - © Dynetics - © Axiom Space