Sessant'anni fa, il 12 aprile 1961, circa 58 anni dopo il primo volo motorizzato dei fratelli Wright, Yuri Gagarin eseguiva la prima orbita intorno al nostro pianeta a bordo della capsula Vostok 3KA-3, dimostrando che era possibile andare nello spazio e tornare su Terra in tutta sicurezza.
Da allora, abbiamo perseguito il più grande sogno dell'umanità: spingere oltre le nostre frontiere esplorando lo spazio, un'avventura appassionante, piena di insidie e di sfide tecnologiche da cogliere costantemente. Una delle missioni più emblematiche è stata il programma lunare Apollo, che ha visto l'uomo mettere piede sulla Luna per la prima volta, il 20 luglio 1969: uno dei momenti più forti di tutta la storia dell'umanità, che rimarrà impresso nella memoria di coloro che lo hanno vissuto in diretta alla televisione, in bianco e nero. Per le generazioni successive, questo exploit ha aperto le porte di un nuovo mondo e ha fatto intravedere infinite possibilità.
Si sono allora susseguiti i programmi Space Shuttle, Space Lab, MIR e Skylab, quindi la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), nata dallo sforzo comune di molte nazioni in un contesto internazionale pacifico.
Negli ultimi 20 anni l'ISS ha accolto circa 200 astronauti ed è stata utilizzata come laboratorio di ricerca scientifica destinato a migliorare la vita su Terra e renderla più sostenibile.
Oggi la presenza umana nello spazio può essere considerata sotto due punti di vista. Il primo è l'economia del "New Space", che prevede di commercializzare l'uso dello spazio, inviandovi ad esempio dei turisti e permettendo alle aziende di testare le loro tecnologie in assenza di gravità. Il secondo ipotizza una presenza umana prolungata, che inizierebbe con la costruzione di una base lunare.
Il programma Artemis, lanciato dalla NASA in cooperazione con l'ESA ed altre agenzie spaziali, prevede appunto di portare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna e di crearvi una base abitata.
La stazione spaziale cislunare Gateway svolgerà un ruolo essenziale in questo programma.
Per quanto possa sembrare futurista, la Luna è solo una tappa nell'odissea che deve portarci verso altre destinazioni più remote, in primo luogo il Pianeta rosso. Creando una base sulla luna, potremmo raccogliere informazioni essenziali sul viaggio nello spazio ed insegnare alla prossima generazione di astronauti come sopravvivere su un pianeta situato a centinaia di milioni di chilometri dal nostro.
Per consentire un'esplorazione abitata di Marte, dobbiamo affrontare la colossale sfida di vivere in un ambiente ostile, con l'aiuto di tecnologie che ancora non esistono.
Questi programmi ambiziosi mobiliteranno centinaia di migliaia di donne e uomini nell'industria spaziale.
Thales Alenia Space ha contribuito a far vivere il sogno rappresentato un tempo dalla Stazione Spaziale Internazionale, fornendo, nel corso degli anni, oltre la metà del volume pressurizzato di questo avamposto orbitale, in collaborazione con partner di tutto il mondo. Fra i principali elementi realizzati, citiamo l'emblematica Cupola, i moduli di connessione Nodes 2 e 3, il modulo multi funzione PMM (Permanent Multipurpose Module), i moduli logistici MPLM (Multipurpose Logistics Modules), la struttura del laboratorio Columbus, nonché i moduli cargo dei veicoli di rifornimento ATV e alcuni elementi chiave del modulo commerciale "Bishop" di NanoRacks. Oltre ai moduli per trasporto cargo pressurizzati delle navette "Cygnus", che riforniscono l'ISS due volte all'anno.
Thales Alenia Space realizza anche, per conto di Axiom Space, i due primi elementi pressurizzati destinati alla futura stazione spaziale commerciale in orbita bassa terrestre. Abbiamo già iniziato la costruzione del modulo pressurizzato di HALO (Habitation and Logistic Outpost) destinato alla stazione spaziale Lunar Gateway, di cui Nortrop Grumman è prime contractor.
L'Europa avanza a pieno ritmo in questa nuova avventura spaziale. Lavora con l'ESA per costruire l'elemento nevralgico della navetta spaziale Orion ed è prime contractor per i moduli ESPRIT e I-HAB, che permetteranno agli astronauti di soggiornare durevolmente in orbita lunare a bordo del Lunar Gateway.
Thales Alenia Space offre l'alleanza perfetta tra l'esperienza dell'industriale e il sogno del visionario, che deve aiutarci a sostenere l'ambizioso progetto di stabilire una presenza umana prolungata nello spazio remoto.
I nostri team operano sin da ora per sviluppare soluzioni che permetteranno agli astronauti del futuro di soggiornare sull'astro delle nostre notti, esplorando al tempo stesso i concetti avanzati indispensabili per l'invio dei primi astronauti su Marte.