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I satelliti di osservazione attivati in seguito ai terremoti in Turchia e Siria

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I satelliti di osservazione attivati in seguito ai terremoti in Turchia e Siria

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    Il 6 febbraio 2023 un violento terremoto di magnitudo 7,9 ha provocato la morte di oltre 42.000 persone in Turchia e in Siria.
    In occasione di catastrofi di questa entità, la cooperazione internazionale in materia di immagini satellitari è fondamentale per aiutare i soccorsi.
    I dati trasmessi dai satelliti consentono alle organizzazioni umanitarie di inviare più facilmente l’acqua e gli aiuti alimentari fornendo una mappatura dello stato delle strade, dei ponti, degli edifici e, soprattutto, individuando la popolazione che cerca di evitare gli effetti di eventuali scosse di assestamento raggruppandosi all’aperto.
    Per poter utilizzare rapidamente le capacità satellitari, l’Autorità turca di gestione delle catastrofi e delle emergenze (AFAD) ha richiesto l’attivazione della Carta internazionale Spazio e disastri gravi.
    Combinando le risorse di osservazione della Terra delle varie agenzie spaziali, la Carta fornisce immagini satellitari delle aree colpite.
    L’imaging radar dai satelliti permette inoltre agli scienziati di analizzare l’impatto sul terreno. Nell’ambito del programma Copernicus della Commissione europea, la missione Sentinel-1 dell’ESA è dotata di uno strumento radar in grado di “vedere” le condizioni al suolo, sia di giorno che di notte, persino attraverso le nuvole.

    Interferogram showing the coseismic surface displacement in the area near Gaziantep, generated from multiple Copernicus Sentinel-1 scans – before and after the earthquakes.

    © ESA

    Questa immagine mostra la deformazione della superficie terrestre per effetto del sisma. Sono visibili oltre una sessantina di frange, ciascuna equivalente a circa 5 centimetri (la lunghezza d’onda di Sentinel-1). Ciò significa che i lembi della grande faglia anatolica orientale si sono spostati di almeno 3 metri l’uno rispetto all’altro. A partire da immagini come questa, i geologi hanno stimato che lo spostamento potrebbe avere raggiunto una decina di metri nelle aree più irregolari. Una deformazione di queste proporzioni permette di capire facilmente perché perfino gli edifici più robusti non abbiano resistito e perché il bilancio delle vittime sia così pesante.

    Sentinel-1 e COSMO-SkyMed in prima linea

    Sentinel-1 and CSG artistic view

    © Thales Alenia Space

    I potenti radar dei satelliti Sentinel-1 e COSMO-SkyMed* forniscono una rapida valutazione della situazione consecutiva alle catastrofi che avvengono in qualsiasi regione del mondo, oltre alle immagini dettagliate delle aree particolarmente colpite. Questi due radar ad apertura sintetica (SAR) sono in grado di penetrare sotto la coltre delle nubi sia di giorno che di notte e in qualsiasi condizione meteorologica, e di misurare i movimenti del terreno con una precisione di un centimetro.
    La loro acquisizione regolare di dati permette di comprendere meglio questo tipo di fenomeni. Forse un giorno gli scienziati potranno, se non prevedere le catastrofi, almeno individuare le località in cui sarà opportuno esercitare la massima vigilanza per salvare vite umane.
    Il pensiero di Thales Alenia Space va alle vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria.
    #spaceforlife

    * Sviluppato dall’Agenzia spaziale italiana (ASI) in cooperazione con il ministero della Difesa italiano