Thales Alenia Space firma un contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) per lo sviluppo del primo avamposto umano sulla superficie lunare

Thales Alenia Space Italia realizzerà un Modulo abitativo multiuso (Multi-Purpose Habitat - MPH) per la Luna
- Il Modulo abitativo multiuso MPH è un elemento chiave nella roadmap di Artemis per stabilire una presenza umana permanente sulla Luna. Permetterà agli astronauti di vivere sulla superficie lunare per condurre esperimenti scientifici, e testarne l'abitabilità iniziale.
- Combinando le attività di progettazione del modulo e future collaborazioni che fanno leva sulle capacità tecniche e produttive, Thales Alenia Space Italia consegnerà un modulo abitativo sicuro, confortevole e multifunzionale per gli astronauti, in grado di interfacciarsi con altri sistemi e componenti.
- Parte del programma dell’Agenzia Spaziale Italiana, questo contratto rafforza il ruolo di Thales Alenia Space Italia e dell’Italia nell’esplorazione dello spazio con equipaggio e robotica sulla Luna e oltre.
- L’esplorazione della Luna beneficerà della tecnologia all’avanguardia, dell’expertise e dell’esperienza di lunga data nel campo dell’esplorazione dello spazio, del trasporto nello spazio e delle infrastrutture orbitali di Thales Alenia Space Italia, che potranno aprire la strada a future missioni su Marte.
Roma, 25 luglio 2025 – Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), ha firmato un contratto con l’Agenzia spaziale italiana (ASI) per eseguire la fase di progettazione preliminare, compreso lo sviluppo di tecnologie abilitanti critiche di MPH, un modulo abitativo multiuso per la superficie lunare.

Multi-Purpose Habitation module © Thales Alenia Space_Briot
Con lancio pianificato dal Kennedy Space Center della NASA nel 2033, MPH sarà il primo vero asset abitativo dedicato alla superficie lunare nell’ambito degli accordi Artemis tra NASA e ASI, per una cooperazione bilaterale per la Luna. Il modulo MPH ospiterà gli astronauti in modo sicuro nel corso delle loro missioni, fungerà da supporto nelle operazioni sulla superficie, consentirà esperimenti di ricerca scientifica sia in presenza che in assenza di un equipaggio e avrà la capacità di muoversi in superficie.
Progettato per una durata di vita operativa di dieci anni, MPH fungerà come habitat permanente in superficie, capace di operare in modo sinergico con altri elementi dell’architettura Artemis.
In parte rover, in parte rifugio lunare
Nel corso della fase biennale del contratto, Thales Alenia Space Italia in qualità di primo contraente globale, lavorerà a fianco di Altec (società partecipata da Thales Alenia Space Italia e ASI) e di altre realtà industriali italiane, per la fase di progettazione preliminare di MPH, sviluppando anche le necessarie tecnologie. Lo sviluppo iniziale si concentrerà su tecnologie abilitanti volte ad affrontare condizioni ambientali della superficie lunare particolarmente ardue, tra cui variazioni termiche estreme, polvere lunare pervasiva, elevati livelli di radiazioni, impatti di micro-meteoriti ed effetti della ridotta gravità lunare. Con la collaborazione del consorzio industriale e delle agenzie spaziali, Thales Alenia Space Italia guiderà lo sviluppo del modulo MPH per migliorare le scoperte scientifiche sulla Luna e consentire un’esplorazione lunare sostenibile, facendo progredire al contempo la conoscenza e le tecnologie necessarie per supportare le missioni umane su Marte.
Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, sottolinea che: ‘MPH rappresenta una ennesima sfida scientifica per l’Italia e per l’ASI che pianificano, così, di fare giungere sulla superficie lunare un insediamento umano confortevole e sicuro, grazie anche alla competenza e agli elevati standard tecnologici competitivi che Thales Alenia Space Italia ha saputo acquisire a livello internazionale nel settore dell’abitabilità nello spazio. Il futuro modulo lunare, risultato degli storici rapporti tra NASA e ASI, rientra in una visione di investimenti di lungo termine che l’Italia ha messo in campo e che ci permettono di essere sempre più protagonisti nella nuova corsa allo spazio, di essere, inoltre, parte fondamentale nella Moon to Mars Strategy del programma Artemis della NASA. La firma odierna conferma l’importante e continuo impegno del Governo Italiano nel sostenere lo sviluppo della Space Economy e nel supportare le eccellenze italiane riconosciute nel mondo. Ed è significativo che questo atto segua di pochi giorni l’approvazione da parte del Parlamento della prima “Legge Spazio” del Paese.
“Siamo davvero orgogliosi che ASI ci abbia affidato questo contratto per lo sviluppo del modulo MPH, dandoci, come azienda leader in Europa, l’opportunità di guidare il progresso scientifico e tecnologico nella costruzione del primo avamposto umano italiano sulla superficie lunare. Ciò rafforzerà e sarà di supporto all’esplorazione umana nello spazio sulla Luna e oltre”, ha dichiarato Giampiero Di Paolo, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia e Deputy CEO di Thales Alenia Space.
A PROPOSITO DI THALES ALENIA SPACE
Forte di un’esperienza ultra-quarantennale e di un insieme unico di competenze, expertise e culture, Thales Alenia Space offre soluzioni economicamente vantaggiose nel campo delle Telecomunicazioni, Navigazione, Osservazione della Terra, gestione ambientale, Esplorazione, Scienza e Infrastrutture orbitali. Sia l’industria privata che governativa conta su Thales Alenia Space per progettare sistemi satellitari che forniscano connessione e posizionamento ovunque e in qualsiasi luogo, monitoraggio del nostro pianeta, potenziamento della gestione delle sue risorse ed esplorazione del nostro Sistema solare e oltre. Thales Alenia Space considera lo spazio come un nuovo orizzonte, che consente di migliorare e rendere più sostenibile la vita sulla Terra. Una joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%), Thales Alenia Space insieme a Telespazio forma, inoltre, la partnership strategica “Space Alliance”, in grado di offrire un insieme completo di servizi. Nel 2024 la società ha realizzato un fatturato consolidato di 2,23 miliardi di euro e ha circa 8.100 dipendenti in 7 Paesi con 15 siti in Europa.