Il 15 aprile il satellite Euclid ha iniziato il suo viaggio in mare che lo porterà dal porto di Savona a Port Canaveral, in Florida. Per fortuna si può stare tranquilli, Euclid non viaggia da solo: è accompagnato da un team di tre ingegneri incaricati di sorvegliarlo e farlo arrivare a destinazione “sano e salvo”.
I tre membri della task force di Thales Alenia Space che veglia sul satellite sono Roberto Novo, Responsabile del Controllo Qualità dell’Assemblaggio, Integrazione e Test (AIT), Marco Rinaldi e Roberto Randazzo, esperti di termomeccanica per l’AIT di Euclid.
Nel bel mezzo dell'oceano, durante il viaggio in nave il team ha condiviso con noi la loro esperienza di supervisione del satellite durante l’attraversamento dell'Atlantico.
“Il nostro lavoro durante la traversata consiste nel garantire 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 le migliori condizioni possibili per il trasporto del satellite”, spiega Roberto Novo. “Monitoriamo costantemente l’ambiente del satellite, sia a distanza sui nostri schermi, che nelle immediate vicinanze del container di trasporto, in particolare per verificare che tutti i serbatoi di azoto siano connessi correttamente per mantenere l’interno del container in condizioni di camera pulita. Dobbiamo essere costantemente vigili per rilevare qualsiasi possibile malfunzionamento e risolverlo immediatamente. La nostra principale sfida consiste nel mantenere condizioni conformi alle norme ECSS (European Cooperation for Space Standardization) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e in particolare mantenere la stabilità della temperatura, nonostante l’ambiente esterno”.
Per il team, la sfida non consiste solo nello stress derivante dal lavoro di sorveglianza, costante e minuziosa, ma anche nel dover affrontare un periodo in mare aperto di almeno due settimane.
“All’inizio, sembrava quasi un viaggio mistico, molto diverso dalle nostre giornate di lavoro abituali in clean room o in ufficio”, racconta Marco Rinaldi. “Con il passare dei giorni, abbiamo cominciato a sentire un po’ il peso della solitudine, lontano dagli amici, dalla famiglia e dalle nostre abitudini… Per fortuna, siamo in tre, tutti sulla stessa barca, e l’atteggiamento positivo e accogliente di tutto l’equipaggio ci ha aiutato a sormontare tutti gli ostacoli, e la malinconia di casa. Siamo abituati agli ambienti di lavoro particolari e ai progetti complessi ed Euclid è veramente l’esempio perfetto!”.
“Con dedizione, resilienza e spirito di gruppo, navighiamo senza problemi verso la nostra destinazione finale, appagati dal lavoro compiuto e fieri del nostro contributo al programma Euclid, che ci permetterà di ampliare la nostra comprensione dell'Universo”, ha completato Roberto Randazzo.
“Non vediamo l’ora di vederlo iniziare la sua campagna di lancio, per raggiungere la sua destinazione finale in orbita. Siamo onorati di aver condiviso una piccola parte del suo viaggio! Quindi, buona fortuna Euclid! Saremo tutti a fare il tifo per te e a seguire con trepidazione il lancio e l'inizio del tuo lungo e straordinario viaggio!”.
Informazioni sulla missione:
Sondando miliardi di galassie lungo oltre 10 miliardi di anni-luce e coprendo oltre un terzo della volta celeste, Euclid dovrebbe aiutarci ad approfondire la nostra conoscenza e la nostra comprensione del cosmo. Questo satellite unico nel suo genere, il cui lancio è previsto per luglio, studierà la materia e l’energia oscura dell’Universo. Auguriamo “buon vento” al nostro amato satellite!