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Dietro le quinte della campagna di lancio di Euclid

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Dietro le quinte della campagna di lancio di Euclid

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    La campagna di lancio di Euclid a Cape Canaveral è ufficialmente iniziata e la tensione è alle stelle ora che manca così poco alla partenza! Mancano solo poche settimane al decollo e il team sta lavorando senza sosta per garantire che il satellite sia pronto per intraprendere il suo lungo viaggio nello spazio.

    Direttamente da Cape Canaveral, abbiamo la testimonianza di due rappresentanti del team incaricato della campagna di lancio di Euclid, Enrico Castaldini e Sergio Silvestri, per esplorare a fondo questa intensa fase di preparazione. Insieme ci porteranno dietro le quinte per svelare i compiti e le sfide di questo lavoro incredibilmente emozionante.

    Euclid launch campaign

    © Thales Alenia Space

    Enrico Castaldini, Manager AIT (Assemblaggio, Integrazione e Test) della campagna di lancio di Euclid a Cape Canaveral, coordina il team responsabile di garantire che il satellite sia pronto per essere integrato con il lanciatore e del successivo decollo. Inoltre, collabora e coordina le attività con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e varie aziende partner europee e statunitensi.

    Sergio Silvestri, in qualità di Product Assurance Manager di Euclid, svolge il ruolo di coordinare diverse discipline per garantire la qualità e stabilire i requisiti tecnici e qualitativi di Euclid, in conformità con le specifiche dell'ESA.

    Enrico, durante queste settimane tu e il team state affrontando un periodo impegnativo con una serie di intensi test e operazioni. Come state preparando il satellite per il lancio? Quali sono le principali operazioni e i controlli effettuati?

    Enrico: All’arrivo sul sito di lancio, il satellite deve essere ispezionato in ogni minimo dettaglio per garantirne la perfetta integrità. Dopo la verifica completa, inizia la parte più emozionante e pericolosa della vita del satellite sulla terra: la pressurizzazione con azoto del serbatoio del veicolo spaziale a oltre 250 volte la pressione atmosferica e il rifornimento con il carico di idrazina come propellente. Una volta portate a termine queste operazioni ad alto rischio, eseguite esclusivamente da personale altamente qualificato, si procede con gli ultimi aggiustamenti e vengono rimossi i dispositivi di protezione a Terra prima dell'incapsulamento all'interno dell’ogiva. Successivamente, il satellite viene poi trasportato sulla rampa di lancio. Nella sala di controllo, durante la sequenza di lancio, il team lavorerà in pieno coordinamento con i team di SpaceX, ESA, e il suo centro operativo, l’ESOC, per assicurarsi che i sottosistemi siano operativi ed autorizzarne quindi il lancio.

    Durante questa campagna di lancio, quali sono state le principali sfide e momenti chiave per voi e per il team?

    Sergio: Una delle sfide più impegnative dell’intera fase di verifica di Euclid riguarda gli stringenti requisiti di pulizia imposti dal telescopio, all’interno del quale sono alloggiati gli specchi, insieme ad altri due strumenti scientifici. La loro superficie estremamente delicata è stata protetta permanentemente da dispositivi appositamente progettati e minuziosamente adattati alla sequenza AIT, che sono stati rimossi solamente per i brevi periodi di tempo necessari alla realizzazione di test ottici in camera bianca ISO 5. Grazie alla rigorosa strategia di controllo della contaminazione adottata, con monitoraggio incessante, ispezioni meticolose e pulizia accurata, tutti gli elementi scientifici sensibili sono rimasti conformi alle norme di qualità necessarie al successo della missione Euclid.

    Enrico: La campagna di lancio rappresenta una notevole sfida in termini di gestione dello stress per l’intero team AIT, dato che in soli due mesi sarà il coronamento di oltre sette anni di lavoro! Tutti i membri del team sono specialisti altamente competenti, ma sanno benissimo che anche il più piccolo errore potrebbe portare a posticipare la data di lancio, con un notevole aumento dei costi. La pressione è molto forte ecco perché è cruciale favorire un ambiente di lavoro collaborativo e inclusivo per mitigare questi rischi e portare a termine senza intoppi anche le operazioni più complesse in sicurezza.

    Sergio, quali sono state le principali misure di sicurezza predisposte durante la campagna di lancio?

    Sergio: La misura di sicurezza più critica è legata alla presenza di idrazina durante le ultime due settimane precedenti il decollo. Si tratta di un composto chimico corrosivo, esplosivo e potenzialmente letale se inalato. Per questo ovunque nella base sono presenti sensori di idrazina, che attivano un allarme sonoro molto forte in caso di rilevamento di molecole di idrazina nell’aria. Inoltre, tutte le aree esposte al rischio di fuga di questa sostanza vengono evacuate prima dell’inizio delle operazioni di rifornimento. Infine, tutto il personale che interviene sul satellite ha sempre a portata di mano una maschera a ossigeno nel caso in cui si rilevi una perdita di idrazina e non sia possibile evacuare l'area in tempo.

    Cosa vi piace di più nell’atmosfera della campagna di lancio?

    Sergio: Il team è estremamente motivato e la presenza di esperti di diverse generazioni, dai più giovani ai meno giovani, contribuisce a creare un'atmosfera meravigliosa. Ogni giorno, ogni istante è diverso e rappresenta una sfida. Tutte le attività devono essere preparate e svolte nel più completo rispetto dei protocolli di test, di banco di prova e d’ispezione.

    Enrico: Ciò che preferisco in assoluto nell’atmosfera della campagna di lancio è che si tratta del momento in cui il team è più coeso. I colleghi vivono e lavorano insieme per mesi, condividendo esperienze in paesi stranieri e instaurando legami che durano nel tempo. L’atmosfera che ne risulta è sempre gioiosa ed entusiasta e ciò contribuisce a creare un ambiente di lavoro perfetto, caratterizzato da una forte motivazione e impegno per il progetto. Quando l’atmosfera è così positiva, si riesce a sormontare ogni difficoltà!

    ESA - Euclid in space

    © ESA

    Adesso che il lancio è imminente, le emozioni si fanno più intense. Vorreste fare un augurio speciale per Euclid prima del suo viaggio in direzione delle stelle?

    Enrico: Quando sarai nello spazio ricordati di comportarti bene e di inviarci dati scientifici di qualità. Sarai sempre nel nostro cuore! Buon viaggio Euclid!

    Sergio: Sono incredibilmente soddisfatto del risultato ottenuto finora, a cui ho dedicato 10 anni della mia carriera. Siamo riusciti a superare ostacoli imprevisti e momenti molto impegnativi, ed ora il traguardo è a portata di mano, il che significa che Euclid è pronto per sondare i misteri più oscuri dell’universo. Euclid, è giunto il momento per te di risplendere!

    Mentre giungiamo alla conclusione di questa cronaca di quattro articoli dedicati a Euclid, che ci hanno portato a scoprire i retroscena di questo straordinario programma scientifico, preparatevi per l'ultima intervista prima del lancio con Paolo Musi, Program Manager della missione Euclid, che ci svelerà gli ultimi segreti ancora da rivelare.

    Informazioni sulla missione Euclid

    Sondando miliardi di galassie lungo oltre 10 miliardi di anni-luce e coprendo oltre un terzo della volta celeste, la missione Euclid dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dovrebbe aiutarci ad approfondire la nostra conoscenza e la nostra comprensione del cosmo. Questo satellite unico nel suo genere, il cui lancio è previsto per luglio, studierà la materia e l’energia oscura dell’Universo. Auguriamo buon viaggio al nostro amato satellite!