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BepiColombo: un interludio terrestre

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BepiColombo: un interludio terrestre

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    Quando BepiColombo ha decollato il 20 ottobre 2018 dallo spazioporto europeo, in Guyana Francese, sapevamo tutti che era solo un "arrivederci" provvisorio.

    Un anno e mezzo dopo, BepiColombo fa un'ultima apparizione nel nostro cielo. Sono state infatti programmate delle manovre di assistenza gravitazionali per orientare la sua traiettoria verso Mercurio. Oggi BepiColombo è di nuovo in orbita intorno alla Terra ma solo per breve tempo, quindi auguriamogli buon viaggio!

    Secondo i calcoli dell'ESA oggi potrete forse osservare il satellite mentre si muove da est ad ovest ad un'altitudine minima di 12.677 chilometri.

    Per aiutarvi a localizzare BepiColombo, gli istituti italiani di astrofisica e di planetologia (INAF/INAP) hanno diffuso una pagina speciale in cui, dopo aver inserito la vostra latitudine e longitudine, potrete verificare le vostre possibilità di visualizzare la celebre missione mercuriana.

    Una maratona interplanetaria

    BepiColombo, missione congiunta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell'Agenzia Giappone di Esplorazione Aerospaziale (JAXA), avrà bisogno di tutti i vostri incoraggiamenti, perché gli rimane molta strada da percorrere: ancora 6 anni! Si dirigerà prima verso Venere e arriverà a destinazione dell'orbita mercuriana solo nel 2026.

    BepiColombo è la prima missione europea per l'esplorazione di Mercurio. Prima di essa, le missioni Mariner 10 negli anni '70 e Messenger (2010-2015) sono riuscite a raccogliere dati preziosi su questo misterioso pianeta. Ma Mercurio rimane tuttora un pianeta poco conosciuto, perché di difficile accesso. La sua prossimità con il Sole ne fa un oggetto di molteplici studi scientifici che cercano di capire meglio l'origine del sistema solare.

    Avrete senz'altro capito che su Mercurio fa caldo... molto caldo! Le radiazioni solari in orbita intorno a Mercurio sono dieci volte superiori a quelle della Terra. La sonda di esplorazione interplanetaria dovrà essere in grado di resistere a temperature estreme comprese tra 300 et 400° C a prossimità di Mercurio e gli strumenti di bordo dovranno funzionare a temperature comprese tra 0° e 40° C. È stato quindi necessario sviluppare materiali specifici per proteggere tutti gli elementi esposti.

    Le tecnologie Thales Alenia Space a bordo di "Bepi"

    La missione europea è stata diretta da Airbus Defence & Space come prime contractor, per conto dell'ESA. Thales Alenia Space faceva parte del team industriale all'interno del programma BepiColombo e coordinava 35 aziende europee. Era responsabile in particolare delle telecomunicazioni, del controllo termico e del sistema di distribuzione di energia elettrica, dell'integrazione e dei test del veicolo spaziale nel suo insieme, nonché dei servizi di supporto durante la campagna di lancio.

    L'azienda ha anche fornito i trasponditori in banda X e Ka, i computer di bordo, la memoria di massa e l'antenna ad alto guadagno di 1,1 metro utilizzata per le comunicazioni tra il satellite e la terra, oltre che per il payload scientifico della missione radio. Questa antenna ad alto guadagno è derivata dal modello sviluppato per la missione Cassini-Huygens, destinata ad esplorare il pianeta Saturno e la sua luna Titano, su cui la sonda Huygens si è posata con successo in gennaio 2005.

    Thales Alenia Space si è inoltre associata all'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e all'Università La Sapienza di Roma per sviluppare due payload scientifici: l'accelerometro italiano ISA (Italian Spring Accelerometer) e lo strumento di radioscienza MORE (Mercury Orbiter Radio-Science Experiment), utilizzati per studiare il più misterioso pianeta del sistema solare, Mercurio, e per effettuare test supplementari correlati alla teoria della relatività generale di Albert Einstein. Il Centro Europeo delle Operazioni Spaziali (ESOC) ha annunciato che questi strumenti erano nominali e pronti a funzionare.

    Dall'avanguardia al rinnovo dell'esplorazione spaziale

    Venere, Marte, Mercurio, Saturno, il Sole, le comete e gli esopianeti, domani la Luna... Thales Alenia Space è sempre stata un partner insostituibile a bordo delle più fantastiche missioni di esplorazione internazionali attraverso il sistema solare.

    Fornitrice del 50% del volume pressurizzato dell'ISS nonché dei moduli cargo ATV e Cygnus, Thales Alenia Space si è avvalsa della sua esperienza nelle infrastrutture orbitali e nei sistemi di trasporto per affrontare i mercati di esplorazione del futuro, fra i quali il sistema di trasporto riutilizzabile Space Rider o il veicolo spaziale Orion. Alla stregua della missione BepiColombo, Thales Alenia Space è anche la protagonista delle missioni scientifiche del futuro, con i programmi ExoMars 2022, Solar Orbiter, Juice, Euclid o NextSTEP-2.

    Inoltre Thales Alenia Space propone una nuova offerta di veicoli dedicati all'In-Orbit Servicing. Questi veicoli saranno capaci di effettuare un'ampia gamma di operazioni in orbita, dall'ispezione all'estensione della vita operativa di un satellite, dalla manipolazione robotica alla deorbitazione dei detriti spaziali.

    A presto per nuove cronache sullo Spazio!

    Artistic views: © ESA - © ESA/ATG medialab - © Thales Alenia Space